La salva dei cannoni nel giardino dell'Eliseo saluta la firma ufficiale del secondo mandato presidenziale per Emmanuel Macron. Dopo il giuramento, sulle note della marsigliese, monsieur le president passa in rassegna la Guardia Repubblicana schierata nel palazzo presidenziale. Cerimonia semplice ma simbolica. Macron sorride, ma è un sorriso teso, consapevole delle tante sfide già dietro l'angolo nazionali e internazionali. Prima fra tutte le elezioni politiche di giugno dove la sinistra e l'estrema sinistra, superata la barricata anti Le Pen, ora sono unite per le politiche e annunciano battaglia sui temi caldi del lavoro e delle pensioni. Nel breve discorso Macron parla della necessità di innovare in un momento di crisi senza precedenti. Usciti dalla pandemia, la sfida globale sul clima e alla guerra in Ucraina impongono una direzione totalmente nuova da imprimere al secondo mandato presidenziale dice Macron, che non potrà essere una semplice continuazione del primo. I francesi, dice, hanno scelto il progetto repubblicano europeo, un progetto di indipendenza in un mondo destabilizzato. Con la sua permanenza all'Eliseo lui afferma che si impegnerà per impedire l'escalation del conflitto in Ucraina e per aiutare la democrazia e il coraggio a prevalere. Fra i 500 ospiti, gli ex Presidenti Francois Hollande e Nicolas Sarkozy. Ufficialmente il mandato avrà il suo inizio il prossimo 14 maggio.























