Il mondo resta disseminato di focolai. Mentre l’OMS avverte che la scorsa è stata la settimana più nera di sempre in termini di contagi con 2 milioni di nuovi casi, in Europa si sono impennate come a marzo le curve pandemiche di Francia e Spagna. Entrambi i Paesi ieri hanno contato più di 10000 positivi. Un rimbalzo per la Spagna con 241 morti che sono il peggior dato dall'inizio di quella che ormai si può chiamare seconda ondata. Eppure Madrid ha ridotto da 14 a 10 giorni il periodo di quarantena, seguendo Parigi, che l’aveva già abbassato a soli 7 giorni. In Francia sono raddoppiate le nuove infezioni rispetto alle 5298 di lunedì. Secondo uno studio dell'istituto nazionale per la ricerca sulla salute e sulla medicina l'immunità di gregge è ancora un miraggio. Si stima abbia gli anticorpi solo il 10% della popolazione. A Lione ha sospeso le lezioni l'università perché sono risultati positivi 252 studenti su 513 testati. All'indomani del rinvio del summit a Bruxelles per via della quarantena del Presidente del Consiglio Europeo Michel, dopo la positività di un suo addetto alla sicurezza, la Commissione farà scorte strategiche di mascherine e guanti. Intanto il continente dove la pandemia continua a imperversare è l'Asia. L'India ha una media da 90000 casi al giorno. Ieri sono stati 75000 ma con un totale di 5,6 milioni il gigante asiatico è secondo solo agli Stati Uniti e ha sorpassato il Brasile, dove le vittime complessive sono 138000. Se alla Mecca riprenderanno da ottobre i pellegrinaggi preoccupa l'Iran. Oltre a Israele, è tornato il lockdown, si sta verificando un secondo picco in Canada, Perù e Argentina.