G7 esteri, unità sul sostegno difesa aerea Kiev

La difesa aerea ci serve oggi: è questo il drammatico appello del capo della diplomazia ucraina Dmytro Kuleba, ospite del Summit ai ministri degli esteri del G7 riuniti a Capri. In sintesi, Kiev chiede lo stesso sostegno fornito dalla comunità internazionale a Israele durante l'inedito attacco iraniano di sabato, quando Stati Uniti, Regno Unito e Francia hanno partecipato attivamente all'abbattimento di centinaia di droni e missili balistici. Ai microfoni di Sky Tg24, Kuleba ha ribadito la sua richiesta ai paesi riuniti a Capri. A Kiev servono sistemi anti missilistici come i PATRIOT americani e i SAMP-T di fabbricazione franco-italiana per arginare la distruzione e la morte causata dai bombardamenti russi. A Capri, è il giorno dell'Ucraina. Anche un altro ospite del vertice, il segretario dell'Alleanza Atlantica Stoltenberg, ha reiterato al tavolo dei ministri la necessità urgente e fondamentale, ha detto, di concentrare gli sforzi internazionali sul rafforzamento della Difesa aerea ucraina. Al centro dei colloqui dei ministri del G7 in queste ore anche la crisi in Medio Oriente e la necessità condivisa dopo l'attacco iraniano a Israele di imporre nuove sanzioni a Teheran. C'è intesa tra i governi che dovrebbero però muoversi individualmente o per quanto riguarda gli europei a livello di Unione, sulle specifiche misure economiche. Stati Uniti e Regno Unito hanno già annunciato, proprio nelle scorse ore, sanzioni che colpiscono singoli individui legati all'industria di armamenti in Iran. Nel dettaglio, la produzione di droni e missili balistici gli stessi usati per colpire Israele ma che sono utilizzati ogni giorno dalla Russia per bombardare obiettivi civili in Ucraina.