L'Italia è con Zelensky e con lei l'Europa e la comunità occidentale. Nel secondo anniversario dell'inizio della guerra tra Russia ed Ucraina Giorgia Meloni porta a Kiev la prima riunione del G7 italiano. Collegati ci sono tutti i leader, manca Macron bloccato dalle proteste in patria, in presenza c'è il canadese Trudeau che riceverà il testimone per il 2025. Il presidente ucraino si collega ad inizio lavori. La guerra di Putin riguarda tutti, è una minaccia per tutti, un monito raccolto dal G7 che nello streetment finale rinnova l'impegno a sostenere Kiev fino a quando sarà necessario. "Credo che tutto questo sia oggi molto simbolico perché è chiaramente una ulteriore conferma del nostro fermo sostegno all'Ucraina, un sostegno europeo, un sostegno transatlantico che chiaramente l'Italia è decisa ad affermare ancora con forza, come nazione membro dell'Unione Europea e come presidente di turno del G7 ma non è soltanto un sostegno che si nutre di simboli, è un sostegno che come si vede oggi si nutre soprattutto di fatti concreti, tra questi il più importante, per quello che riguarda l'Italia chiaramente, è la firma, lo ricordava il presidente Zelensky dell'accordo sulle nostre garanzie per la sicurezza dell'Ucraina." Putin ha fatto un errore, ricorda la premier, sottovalutando la tenacia degli ucraini e l'unità dell'occidente, bisogna essere consapevoli che quanto sta capitando qui può succedere ancora se la forza prevarrà sul diritto. Con Zelensky firma anche un accordo di sicurezza bilaterale, il nostro paese sosterrà Kiev come ha fatto sino ad ora per i prossimi 10 anni. "Continuiamo a sostenere l'Ucraina in quello che come sapete io ho sempre ritenuto il giusto diritto del suo popolo a difendersi, questo presuppone necessariamente anche il sostegno militare perché confondere la tanto sbandierata parola pace con la resa, come fanno alcuni strumentalmente, è un approccio ipocrita che noi non condivideremo mai ma è necessario mettere a sistema le diverse linee d'azione, è necessario un approccio a 360° che vuole anche aiutare l'Ucraina a guardare al futuro, penso alla cooperazione in ambito industriale, penso alla cooperazione in ambito economico sulle infrastrutture critiche ed energetiche, penso al sostegno umanitario." L'Italia garantirà anche appoggio politico e diplomatico per il percorso verso l'Europa e la Nato assicurerà anche tutto l'aiuto per la ricostruzione di un paese che non può rinunciare alla propria integrità territoriale. Non bisogna credere alla propaganda russa soprattutto quando canta vittoria, ammonisce la premier perché in Ucraina si decide se il futuro del mondo si baserà sul caos o su quei valori di democrazia e libertà per i quali qui si continua a combattere.