Gaza, chi c'è e chi no alla conferenza con Trump

Israele ha trovato l'America, il legame tra i due paesi probabilmente non è mai stato così stretto. Quando arriva il Presidente? Ci chiedono diverse persone a Gerusalemme, parlano di Trump, di questi tempi apprezzatissimo, mentre il premier Netanyahu in calo di consensi, affida il suo futuro politico anche al rapporto con Washington. Nel 2017 Trump è stato il primo presidente americano in carica a visitare il muro del pianto. Nello stesso anno ha deciso di spostare l'ambasciata statunitense a Gerusalemme. Sono il più filo israeliano di tutti i presidenti americani, ha sempre detto, ma con Netanyahu il rapporto è stato altalenante. Sta provando a cambiare la realtà del Medio Oriente, dice di Trump l'omologo israeliano. Nelle prossime ore Herzog accoglierà in aeroporto il presidente americano, che avrà un colloquio con Netanyahu, incontrerà le famiglie degli ostaggi e, questa è la speranza, alcuni degli israeliani appena liberati. Qui a Gerusalemme le misure di sicurezza sono imponenti per quella che le forze di polizia hanno ribattezzato "Operazione scudo blu." Alle 10 del mattino, ora italiana, il discorso in Parlamento, il primo di un presidente americano in carica dai tempi di George W. Bush. Poi il trasferimento in Egitto. Alla conferenza di pace di Sharm el-Sheikh, parteciperanno i leader di oltre 20 paesi, tra cui l'Italia. Il segretario generale Guterres rappresenterà l'ONU, Antonio Costa l'Unione. europea. Nessun delegato né per Israele né per Hamas, dovrebbe invece esserci il leader dell'Autorità Nazionale Palestinese, l'ANP ha discusso il piano di pace anche con Tony Blair ad Amman, invitati gli iraniani che però diserteranno per mancanza di fiducia, tanto negli israeliani quanto negli americani. Si comincerà con un incontro fra il presidente egiziano e Trump, poi la plenaria e infine diversi bilaterali. Il presidente americano si godrà il riconoscimento della comunità internazionale, in una visita lampo prima di tornare negli Stati Uniti, dove lo scontro politico è una guerra metaforica ma violenta. .