Al conduttore del canale 12 della TV israeliana si è strozzata la voce nel dare la notizia. Quattro degli ostaggi del 7 ottobre sono stati tratti in salvo dopo otto mesi di prigionia dentro Gaza. Tra di loro anche la 26enne Noa Argamani, diventata uno dei volti simbolo della strage in cui oltre un migliaio di ebrei sono stati massacrati da Hamas. Il video del suo rapimento aveva fatto il giro del mondo mentre gridava e chiedeva di non essere uccisa. Mesi dopo, un altro video l'aveva mostrata al mondo in condizioni di prigionia. Subito dopo la liberazione ha incontrato il padre e la madre malata di cancro al cervello. La ragazza ha ricevuto anche le telefonate del presidente Isaac Herzog e del premier Benjamin Netanyahu. Durante il breve colloquio col Primo Ministro ha confidato di aver sentito la mancanza della sua lingua. Oltre a Noa sono stati liberati due giovani di 21 e 27 anni e un uomo di 40 in due località centrali della Striscia, le loro condizioni di salute sono state giudicate buone dopo le visite mediche, il Premier si è poi recato di persona a incontrarli.























