"Abbiamo deciso di evacuare l'ospedale di Alaxa in quanto la situazione stava diventando troppo pericolosa. In primis per il personale che veniva a lavorare. Per due giorni consecutivi i cecchini hanno sparato a medici e infermieri che stavano venendo verso l'ospedale. Fortunatamente nessuno è stato colpito. Sempre negli stessi giorni un proiettile è arrivato all'interno dell'ospedale, all'interno della terapia intensiva e si è infilato nel muro. Anche qui fortunatamente nessuno stava passando in quel momento. E infine due giorni fa un ordine di evacuazione è arrivato per l'area esattamente di fronte a dove ci trovavamo noi, quindi a 50 metri dall'ospedale. La situazione a questo punto era troppo pericolosa e a malincuore abbiamo dovuto decidere di evacuare l'ospedale interrompendo le attività che stavamo facendo. Direi che la parola giusta in questo momento è assolutamente impotente. Mi sento impotente come si sentono impotenti tutti quelli che in questo momento sono qui per cercare di supportare la popolazione. Non non siamo in grado di fare quello che potremmo fare perché la situazione è estremamente sicura, perché non c'è lo spazio per poter lavorare e perché gli aiuti che sono necessari non sono disponibili. Non sono disponibili, sarebbero disponibili ma se trovano ancora al di là della frontiera perché non possono entrare e questo è il rammarico più grande. Si potrebbe aiutare, nonostante la situazione, si potrebbe aiutare queste persone ma non ci è permesso e questo è estremamente frustrante.".