Sì e nell'ultima ora sono emersi ancora maggiori importanti dettagli in merito a quello che sta succedendo in questo momento a Sharm el-Sheikh, innanzitutto sappiamo che, l'obiettivo per firmare un'intesa di cessate il fuoco è di 24 ore, già giovedì sera, invece di venerdì, si potrebbe ricevere un annuncio importante appunto come dicevi anche tu, potrebbe essere presente anche il presidente americano Donald Trump, non sappiamo se domani non sappiamo, se in una fase successiva, in una giornata, successiva. Per quanto riguarda lo scambio delle liste, siamo stati informati da delle fonti israeliane che Hamas avrebbe consegnato anche informazioni in merito agli ostaggi che sono ancora in vita, all'interno della Striscia di Gaza, che gli ospedali israeliani stanno iniziando diciamo uno stato di allerta, di iniziale preparazione per ricevere questi ostaggi, qualora dovessero essere liberati già all'inizio della prossima settimana, si parla di una liberazione in due fasi; prima gli ostaggi ancora in vita e poi i corpi degli ostaggi, degli ostaggi appunto che sono deceduti durante questi due anni di guerra secondo fonti israeliane Hamas avrebbe detto di avere difficoltà a localizzare tutti i corpi appunto nella striscia di Gaza; è un accordo in due fasi, se vogliamo, questa è la prima fase, quella immediata su cui in queste ore ancora si discute di dove l'esercito israeliano andrà a ritirarsi in questa iniziale fase. Sembrerebbe esserci un'apertura da parte dell'esercito israeliano in merito alle linee dello scorso gennaio, quindi ancora più lontano, ancora più verso il confine con Israele di quelle presentate dal presidente americano Donald Trump la scorsa settimana poi si discute ancora sui nomi dei prigionieri palestinesi, i nomi importanti, quelli definiti, politici per le fazioni palestinesi, terroristi da Israele, su cui ancora sembrerebbe non esserci un accordo definitivo. Staremo a vedere per quanto riguarda il futuro di Hamas e il futuro della Striscia di Gaza per sé da un punto di vista politico, questa sarà una seconda fase delle negoziazioni dopo lo scambio di ostaggi e di prigionieri. .























