Cresce l'ottimismo sull'esito dei negoziati sul cessate il fuoco a Gaza in corso in Egitto. Secondo fonti diplomatiche e media regionali sarebbe raggiungibile già nelle prossime ore entro venerdì mattina, secondo Sky News Arabia e i mediatori di Doha. Fonti di Hamas parlano di uno spirito positivo tra tutte le parti e confermano che le discussioni si concentrano sui meccanismi per porre fine alla guerra, sul ritiro delle forze israeliane e sulla liberazione degli ostaggi israeliani, vivi e morti, e la scarcerazione dei detenuti palestinesi. Fonti ufficiali israeliane confermano che Hamas ha fornito i dettagli sugli ostaggi ancora in vita, circa 20. Secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, Hamas avrebbe chiesto la restituzione dei corpi dei fratelli Yahya e Mohammed Sinwar, leader di Hamas uccisi dalle forze israeliane dentro Gaza durante il conflitto, gli architetti e menti dell'attacco del 7 ottobre 2023. Si tratterebbe ancora per trovare un accordo sui nomi dei prigionieri palestinesi con sentenze ergastolane da rilasciare. Se si dovesse trovare quindi un compromesso sui nomi e sulle linee di ritiro dell'esercito israeliano, lo scambio potrebbe avvenire già settimana prossima in due fasi. Prima il ritorno degli ostaggi vivi e poi la restituzione dei corpi degli israeliani deceduti. Gli ospedali israeliani sono già in stato di allerta e preparazione per ricevere gli ostaggi. Presenti a Sharm el-Sheikh, il ministro israeliano per gli affari strategici Ron Dermer, il primo ministro del Qatar Al Thani, l'inviato speciale per il Medio Oriente americano Steve Witkoff e il capo dell'intelligence turca, i rappresentanti delle fazioni di Gaza, Jihad islamica e del Fronte Popolare per la liberazione della Palestina, oltre alla delegazione di Hamas. Secondo indiscrezioni, il primo accordo riguarderebbe solo lo scambio di prigionieri e il ritiro dell'esercito israeliano. Il futuro politico del governo di Gaza e di Hamas, farebbero parte di una seconda fase della trattativa. .























