Un evento è in corso alla Casa Bianca, entra il segretario di Stato Marco Rubio, poco dopo passa un biglietto al presidente che legge con attenzione. Potrei andare in Medio Oriente presto, aveva detto poco prima Trump, destinazione Egitto senza escludere addirittura una tappa a Gaza. La Casa Bianca lo dà in partenza per venerdì, ma il Presidente Trump è alle prese anche con questioni di carattere interno. A Chicago è arrivata la Guardia Nazionale del Texas, dispiegata dalla Casa Bianca per fermare un'ondata di criminalità che gli amministratori locali smentiscono e i dati quantomeno ridimensionano. Dovrebbero sbatterli in galera, dice Trump, del sindaco di Chicago e del governatore dell'Illinois. Quest'ultimo risponde affermando che il Presidente è in preda alla demenza. Nelle prossime ore la parola tornerà ai giudici dopo la doppia bocciatura rimediata dalla Casa Bianca in Oregon. Trump ha infatti tentato di schierare i soldati anche a Portland. I partecipanti a un evento organizzato ad hoc dalla Casa Bianca ripetono Antifa è un pericolo reale. Una risposta a chi osserva che Antifa, messa fuori legge da Trump, non è neppure propriamente un'organizzazione. Il Presidente mette le basi per il ricorso all'Insurrection Act, dicono i democratici. Il provvedimento vecchio di due secoli consente in caso di rivolta o gravi disordini, di utilizzare i militari per operazioni di gestione dell'ordine pubblico, vera o presunta l'emergenza compatta il popolo trumpiano, dà al Presidente l'occasione per tentare di allargare i confini del potere esecutivo e di attaccare i finanziatori della sinistra. Colpiremo Antifa e chi le dà i fondi, ribadisce infatti Trump. Il capo dell'FBI gli fa eco.























