"Le forze militari israeliane potrebbero tornare a operare dentro Gaza, non appena lo dirò io". Così assicura il presidente Donald Trump in un'intervista alla CNN, affermando che potrebbe consentire al primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, di riprendere l'azione militare nella Striscia, se Hamas rifiutasse di rispettare la sua parte nell'accordo di cessate il fuoco. In particolare il disarmo del gruppo e la consegna dei corpi degli ostaggi ancora in mano ai militanti. Secondo il leader di Washington non sarà necessario l'intervento militare statunitense per smilitarizzare i membri di Hamas. Tuttavia, gli Stati Uniti sosterranno Israele in questo sforzo. Come assicurato in un evento nello studio ovale per Trump il disarmo è categorico. "Vedremo quello che succederà. Per la prossima domanda che ci sarà, le armi, certo, ovviamente devono sacrificarle adesso. Hanno detto che lo faranno e quindi lo devono fare. Non servirà l'esercito statunitense, non servirà. Perché già siamo coinvolti altrimenti non ci sarebbe stata la pace". Sul tema Ucraina lo statunitense è ancora convinto che si possa raggiungere un accordo con Vladimir Putin, mentre nicchia sulla possibilità di dare a Kiev i missili a lungo raggio Tomahawk. Allo stesso tempo il presidente americano ha rivelato che l'India non acquisterà più il petrolio russo. Si tratta di un gesto importante per il repubblicano nel suo tentativo di fare pressione su Mosca affinché ponga fine alla guerra. La Casa Bianca inoltre non esclude che potrebbe colpire la Cina con dazi più elevati, sempre se gli europei accetteranno di fare lo stesso, e accusa Pechino di alimentare la macchina da guerra russa comprando il suo greggio. Trump ha esortato la Cina a unirsi all'India nel suo boicottaggio, affermando che la relazione con Xi Jinping rimane buona. Potrebbe ancora incontrarlo in Corea del Sud, a fine ottobre, ma i due paesi sono, comunque sia, nel mezzo di una guerra commerciale. .























