"Sono arrivato qui quando la guerra è iniziata, ho avuto alcuni giorni per scendere in strada a Mosca. Io e alcuni miei amici siamo finiti in carcere, due giorni dopo ho deciso di lasciare la Russia." Opporsi alla guerra non è permesso e per ....., professionista del marketing, non è stato possibile restare in silenzio. È tra i centomila russi che si sono stabiliti a Tbilisi, per evitare la repressione. Qui lavora come volontario per i profughi ucraini. "La guerra è orribile, Putin dovrebbe andare in carcere, con tutte le persone che fanno parte della propaganda. Ora noi, qui, abbiamo un grande progetto: volunteers tbilisi, 120 persone ci lavorano, senza guadagno. Russi, ucraini, persone del Kazakistan, Georgia, Spagna, Stati Uniti". L'associazione aiuta a trovare una casa, fornisce supporto medico grazie a donazioni che arrivano dalla Russia, come pure dall'Europa. "Io sono ucraina e sono qui come volontaria. Cerco di non guardare, di non ascoltare, di fare qualcosa, provo a non piangere". "Anche in Russia ci sono persone che hanno deciso di aiutarci, rendendosi conto di ciò che è accaduto in Ucraina e penso che sia molto bello, ci dà una piccola speranza". Queste signore si sono conosciute in Georgia dopo essere fuggite, sole. Sono vicine di casa, entrambe dicono che non ha importanza da dove vengano le persone e ringraziano i volontari russi per l'aiuto. "Il mio Governo, Putin, hanno distrutto le loro case e loro ci ringraziano. È strano, non so cosa dire, sono così coraggiosi, sono persone così.".