Gerard Depardieu in stato di fermo per violenze sessuali

Aggressione sessuale, molestia, stupro. Uno dei più noti attori francesi, il 75enne Gérard Depardieu, è anche quello che conta la più lunga lista di accuse e denunce a suo carico da parte di donne in un prolungamento del movimento Me Too francese che lo vede protagonista. Accusato una prima volta di aggressione nel 2019 da un'attrice che si è poi tolta la vita lo scorso dicembre, Depardieu è indagato dal 2020 in merito a un'accusa di duplice stupro parte della giovane attrice Charlotte Arnould. Ed è stato oggetto, l'anno scorso, di altre due denunce da parte di un'attrice francese e da giornalista spagnola. Negli anni si sono, inoltre, accumulate oltre una decina di testimonianze relative ad accuse prescritte, o che non hanno avuto seguito giudiziario. A portarlo in commissariato il 29 aprile, però, sono state le denunce di altre due donne con cui l'attore ha lavorato nel 2014 e nel 2021 su due set di film francesi. Si tratta di un'assistente, allora 24enne, e di una decoratrice, allora 53enne. Entrambe accusano l'attore di averle costrette a dei contatti fisici non desiderati, approfittando del clima di omertà di cui godeva sul set. Un episodio che riaccende la polemica. Depardieu come mostro, protetto dal silenzio, in ragione della sua fama, o Depardieu vittima di una caccia all'uomo. A dicembre scorso una sessantina di grandi nomi dello spettacolo francese firmarono una lettera aperta denunciando il linciaggio mediatico dell'attore Depardieu, e soltanto un mese dopo il presidente francese Macron, in un'intervista televisiva, ne difese la presunzione di innocenza. Propositi per cui il presidente fu duramente criticato. L'attore, da parte sua, nega ogni accusa. Lo scorso dicembre aveva pubblicato su Le Figaro una lettera in cui negava di aver mai fatto male a una donna, e denunciava di essere vittima di un linciaggio mediatico ingiustificato. Alla Giustizia l'ultima parola.