Trafugati, arrivati in Svizzera e poi venduti alla Germania. È la storia di 21 vasi Apuli e altri 4 oggetti risalenti al IV secolo, che sono stati restituiti all'Italia dalla Germania, dopo una lunga permanenza nell'Altes Museum di Berlino. La restituzione è avvenuta durante una cerimonia con il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e la sua omologa tedesca Claudia Roth. La collezione dei vasi Apuli è composta da 21 oggetti nel IV secolo che il museo di antichità di Berlino Ovest ha acquisito nel 1984 come collezione dalla Svizzera e negli ultimi anni si è scoperto che, almeno una parte della collezione, proveniva da un furto. Il Ministro, prima della firma della restituzione, ha deciso di vedere di persona la collezione in una visita guidata al museo di Berlino. "A parte la bellezza che sappiamo cogliere tutti quanti, gli esperti di archeologia ci dicono che sono reperti davvero rilevanti sul piano storico. Arriva al termine un lungo lavoro diplomatico fatto con i tedeschi. Io voglio ringraziare la Germania per la sensibilità dimostrata in questo caso, perché si tratta di beni trafugati". I primi dubbi sulla provenienza dei vasi erano emersi già intorno al 1998 e da alcuni anni le autorità italiane stavano indagando sulla collezione. Anche se la restituzione non era dovuta, la fondazione del patrimonio culturale prussiano ha deciso comunque di restituire gli oggetti in vista di un accordo con l'Italia che permetterà lo scambio di opere tra i due Paesi e sul futuro dei vasi Apuli il Ministro ha già un'idea. "Mi piacerebbe farne una grande mostra per esporli, come dire, in questa dimensione corale che vediamo in questo momento".























