Un vile attacco contro ... all'uscita del tempio ortodosso nel quartiere ebraico di Neve Yaakov, a Gerusalemme Est. A compierlo Alqam Khairi, un 20enne palestinese, sconosciuto ai servizi di sicurezza, del campo di Shuafat, distante appena un chilometro dalla Sinagoga, che ha iniziato a sparare contro i fedeli all'uscita del tempio. L'uomo ha colpito i passanti ed è poi fuggito verso il quartiere palestinese di Beit Hanina, a diverse centinaia di metri di distanza dalla Sinagoga. Qui la Polizia è accorsa e l'ha inseguito, poi ucciso. Il premier israeliano si è precipitato nel luogo della peggior strage a Gerusalemme Est ed è stato accolto dai residenti che hanno chiesto: morte ai terroristi. Mentre la Jihad Islamica che aveva rivendicato il lancio di missili in risposta all'attacco israeliano a Jenin, ha definito l'assalto alla Sinagoga ortodossa un'operazione eroica. Cortei di persone in festa si sono creati spontaneamente a Gaza City, a Rafah, a Ramallah, a Nablus. L'esultanza per il ... palestinese della Jihad Islamica è arrivata al momento e nel luogo giusto, in risposta al massacro di Jenin. Per Hamas è una vendetta per i morti di Jenin, all'indomani del blitz antiterrorismo israeliano. In 48 ore un'escalation di violenza infiamma nuovamente le relazioni tra israeliani e palestinesi, dopo la ferma condanna di Washington, per l'attentato alla Sinagoga. La conferma che nel fine settimana il segretario di stato Antony Blinken, arriverà in Israele per incontrare Netanyahu e il presidente palestinese Abu Mazen, che dopo l'attacco a Jenin, ha interrotto il coordinamento di contatto per la sicurezza con Israele.