Tokyo non è più da tempo la più grande metropoli del mondo. Chongqing in Cina con i suoi 40 milioni di abitanti l'ha superata, ormai da alcuni anni ma sicuramente la più bella, la più organizzata, la più ordinata, soprattutto la più sicura. Ciononostante il governo giapponese vuole svuotarla, o almeno ci prova. Dopo una proposta di tre anni fa, molto meno generosa, che i tokyoiti hanno praticamente ignorato, il governo di Tokyo ora ci riprova e questa volta vale la pena farci un pensierino. 5 milioni di Yen, circa 40000 euro per tutte le famiglie che accettano di andare a vivere in periferia o in provincia. Ci sono delle condizioni ovviamente, ma tutto sommato accettabili: avere un posto di lavoro o impegnarsi ad aprire un'attività commerciale nella nuova città o villaggio di residenza e di impegnarsi restarci per almeno cinque anni, ma soprattutto avere almeno un figlio. Sì, perché l'iniziativa non è tanto diretta a svuotare la capitale, operazione oggettivamente difficile, quanto a stimolare la ripresa demografica. "Difficile valutare bene questa proposta, in linea di massima sarei anche d'accordo, ma prima di metterla in campo mi assicurerei che in provincia ci siano strutture adeguate per accogliere i nuovi residenti". "Ma, io vengo dalla campagna. No, molto meglio qui a Tokyo. I bambini crescono meglio non ho nessuna intenzione di andarmene". Il Giappone, assieme all'Italia denuncia il più basso tasso di natalità del mondo industrializzato e la sua popolazione è calata per il decimo anno consecutivo. Nel 2021 il saldo negativo è stato di 600mila persone. Di questo passo il Giappone potrebbe passare entro il 2050 dagli attuali 120 milioni di abitanti ha meno di 90 milioni, ma trasferirsi in campagna magari anche ai piedi del sacro Fuji o sulle rive dell'oceano non basta per fare più figli, avverte in un suo editoriale il quotidiano Asahi. Oltre agli incentivi economici, logistici e contrattuali occorre ridare fiducia ai nostri cittadini, cosa che al momento sembra abbastanza difficile.