È ora di riprenderci ciò che è nostro. In un video propagandistico diffuso sui suoi canali social, il Commander in Chief dell'Esercito ucraino Valerii Zaluzhnyi annuncia l'imminente controffensiva dei militari di Kiev. Un video in cui appaiono i famigerati carri armati Leopard forniti dai Paesi occidentali. A poche ore dall'annuncio di Zaluzhnyi pesanti esplosioni si sono verificate nella città occupata di Berdyansk, sul mare di Azov. Sarebbero stati colpiti obiettivi in centro, nel porto e nei villaggi della periferia che ospiterebbero concentrazioni di truppe russe. Anche qui le immagini che arrivano da internet raccontano di bombardamenti violenti causati da missili a medio-lungo raggio che sarebbero propedeutici al contrattacco ucraino, nelle ultime ore sarebbe stata bombardata anche Mariupol mentre droni ucraini hanno colpito Belgorod e Briansk in territorio russo. I bombardamenti preparatori all'attacco sono in realtà in corso da settimane. Il video di Zaluzhnyi fa il paio con un altro video diffuso sempre sui social in cui il Capo dell'Esercito ucraino appare per la prima volta dopo un lungo blackout mediatico smentendo settimane di speculazioni, in cui la propaganda russa ha sostenuto di averlo ferito gravemente a inizio maggio vicino al fronte di Kherson con il Generale ricoverato in fin di vita a Kiev. Tra le operazioni di possibile propaganda che vengono denunciate dall'Intelligence ucraina c'è poi una possibile provocazione su larga scala nella centrale nucleare di Zaporizhia, con la simulazione di un bombardamento, da attribuire agli ucraini e con la denuncia di una fuga radioattiva che avrebbe lo scopo di bloccare la controffensiva di Kiev che, stando a tutti gli indizi, starebbe per iniziare, come conferma Oleksiy Danilov, Segretario del Consiglio Nazionale di Difesa ucraino per il quale l'attacco può cominciare domani, dopodomani o tra una settimana o forse, con questi bombardamenti, è già cominciato.