230milioni di donne nel mondo hanno subito mutilazioni genitali femminili. Oltre 4 milioni sono le giovani sottoposte a questa pratica ogni anno. In occasione della giornata di mobilitazione mondiale, il Parlamento Europeo apre le porte ai protagonisti della lotta permanente contro la MGF. Arrivano dall'Italia, dall'Europa, dall'Africa per raccontare l'importanza di una mobilitazione continua contro la MGF. A Bruxelles anche l'Amref, che da anni lavora in Kenya, Tanzania, Etiopia, Uganda, Malawi e Senegal per eradicare la mutilazione genitale femminile e in tre anni ha raggiunto oltre 500mila donne e ragazze con i programmi di sensibilizzazione, educazione e supporto. Per la Giornata Mondiale della Tolleranza Zero contro le mutilazioni genitali femminili Amref riafferma l'impegno globale quotidiano per contrastare una delle violazioni dei diritti umani più gravi diffuse non solo in Africa ma anche in Europa: 130mila le giovani nel Regno Unito, oltre 120mila in Francia. In Italia si stima che vi siano 87mila donne che hanno subito la mutilazione genitale femminile, mentre 7.600 minorenni e 4.600 ragazze sono in pericolo. Dall'esperienza africana è nato così in Italia il movimento Youth in Action, una rete di trentuno giovani attivisti con background migratorio che, sostenuti anche dall'Unione Europea tra gli altri, dall'università Bicocca di Milano, ha realizzato oltre 300 azioni in pochi mesi tra Roma, Milano, Torino e Padova, raggiungendo più di 1.500 persone per non lasciare spazio a dubbi e azzerare la mutilazione genitale femminile nel nostro Paese. .