La Chambre de l'Instruction della Corte d'Appello di Parigi ha deciso di negare l'estradizione richiesta dall'Italia per i 10 ex terroristi di sinistra rifugiati in Francia e arrestati nel aprile 2021 nell'ambito dell'operazione Ombre Rosse. Un verdetto che fa riferimento alla Convenzione europea dei diritti dell'uomo, agli articoli 8 e 6, e si basa quindi sul rispetto della vita privata e familiare e sul rispetto del giudizio di contumacia. Al centro della richiesta di estradizione negata ci sono otto uomini e due donne tutti accusati di reati legati al terrorismo negli anni di piombo. Tra loro il più noto è Giorgio Pietrostefani, condannato in Italia come uno dei mandanti dell'omicidio del commissario Calabresi. Da quando la procedura è ricominciata, per ragioni di salute non è mai comparso davanti ai giudici francesi e nemmeno oggi era presente. C'erano invece alcuni italiani tra i quali il Vicesindaco di Telgate in provincia di Bergamo, paese di origine di uno degli ex terroristi, Narciso Manenti. "Noi ci aspettavamo totalmente una sentenza diversa dopo tutto il lavoro che è fatto dal Governo italiano per dare le carte al Governo francese ma il Governo francese a tutt'oggi difende sempre i terroristi. Questo secondo me è una vergogna, una sentenza inaccettabile." Una decisione su cui è intervenuta anche la Ministra della Giustizia Cartabia, rispetto alle decisioni della magistratura francese aspetto di conoscere le motivazioni di una sentenza che nega indistintamente tutte le estradizioni, ha commentato. Una sentenza a lungo attesa dalle vittime e dall'intero Paese che riguarda una pagina drammatica e tutt'ora dolorosa della nostra storia, ha concluso. Adesso toccherà al Procuratore Generale della Corte d'Appello di Parigi decidere se impugnare o meno la decisione, se presentare quindi ricorso per cassazione. Per farlo avrà cinque giorni di tempo.