Ultima chiamata perché giovedì al Consiglio Europeo si gioca molto il destino dell'Europa. Sappiamo che è un'Europa molto criticata, molto discussa da molto tempo, che non è mai riuscita a compiere quel progetto realmente europeista di condivisione totale di ambizioni, di politica condivisa, di difesa condivisa, di economia condivisa, di fisco condiviso, ma che in questo momento dovrà affrontare un'emergenza enorme, la più grande emergenza da quando esiste l'Unione stessa. Ultima chiamata perché se l'Europa, in questo momento, non dà una prova di coraggio e una prova di poter essere davvero un gruppo di Stati che hanno un interesse comune, un interesse condiviso, allora forse l'essenza stessa dell'Unione Europea, per come fu immaginata negli anni 1950, allora, probabilmente, rischia davvero di andare incontro ad un ennesimo fallimento, ad un'ennesima delusione. In effetti il rischio c'è e anche la scelta del titolo “Ultima chiamata” dà anche un po' il senso e il peso di quest'appuntamento con la storia. Prima di salutarti direttore, perché in effetti il rischio c'è, l'Europa rischia di tradire i valori da cui è nata, da cui è stata poi fondata? Guarda Elga, l'Europa ha già in parte tradito quei valori, il fatto stesso di non essere riusciti, nel corso del tempo, ad avere una Costituzione europea – sappiamo quanto si è discusso di questo - è chiaramente già un tradimento di quei valori. Ricordiamoci che con il Trattato di Roma si stabilirono dei principi di solidarietà, di approccio comune e condiviso che, probabilmente, erano finanche troppo ambiziosi in quel momento, ma nel corso degli anni successivi, comunque, quei valori ambiziosi hanno lasciato il campo a interessi un po' troppo personalistici e individualisti da parte dei vari Stati, per cui, evidentemente, il rischio di andare incontro ad un fine ideale di quei valori credo che lo scatto d'orgoglio possa essere fatto dai leader dell'Unione Europea e dai leader dei Paesi che compongono l'Unione Europea, in vista di un accordo, se ci sarà un accordo che, chiaramente, deve essere basato su dei principi, siamo in un momento straordinario per cui nulla di quello che abbiamo visto finora è applicabile in questa crisi.