Google rimuove dalla piattaforma YouTube due canali in lingua tedesca dell'emittente RT, controllata dal Cremlino, per aver violato le regole sulle notizie false sul coronavirus e scatena l'ira di Mosca. "Questa è una vera e propria guerra mediatica, dichiarata dalla Germania contro la Russia", ha twittato la direttrice di Russia Today. Ribatte Google: "YouTube ha chiare linee guida per la comunità, che fissano cosa è consentito sulla piattaforma", spiega la compagnia. "Abbiamo emesso un ammonimento a carico di Russia Today Deutschland e questo ha portato alla sospensione del loro diritto a pubblicare video. Durante la sospensione del diritto, i proprietari del canale hanno provato ad aggirare il divieto, utilizzando un altro canale", aggiunge Google, "di conseguenza, entrambi i canali sono stati chiusi". La reazione di Mosca non si è fatta aspettare, il Governo russo ha denunciato la decisione di YouTube, definendola una guerra mediatica della Germania contro la Russia. E ha promesso l'adozione di misure di ritorsione simmetriche contro i media tedeschi in Russia, che verranno quindi, per rappresaglia, bloccati. Un atto per Mosca non solo appropriato ma anche necessario. Non è che la punta di un iceberg, di una guerra combattuta da tempo dalla Russia a colpi di fake news. La stessa Unione Europea, in una relazione del Servizio europeo per l'azione esterna, ha stigmatizzato come dall'inizio del 2021 si sia intensificata la disinformazione sponsorizzata da Cremlino, che prende di mira i vaccini dell'occidente per promuovere lo Sputnik. L'Unione e i singoli stati membri sono bersagli della disinformazione da parte dei media russi, che puntano a intaccare la fiducia nei vaccini europei, nelle istituzioni Ue e nelle strategie di vaccinazione occidentali. Ad esempio l'Ema, tacciata di imparzialità politica e messa in discussione. Si parla con insistenza di un complotto delle grandi aziende farmaceutiche e delle forze politiche occidentali contro la Russia, volto a screditare lo Sputnik. Per avvalorare la tesi, si mostrano filmati fasulli o fuori contesto.