Il futuro del governo Lecornu 2 o Lecornu Bis sembra essere sempre più appeso a un filo, con nessuna svolta di rilievo rispetto alla prima edizione. Nel primo giorno di consultazioni, infatti, la France insoumise di Jean-Luc Mélenchon, Comunisti e Ecologisti, hanno dichiarato voler sfiduciare il governo il prima possibile, probabilmente già a partire dalla settimana prossima. Posizione sostenuta dal Rassemblement National, partito di estrema destra di Marine Le Pen, che continua a spingere per un ritorno alle urne. Diversa la posizione dei Repubblicani, la destra conservatrice francese: non sostengono il governo, ma non voteranno la sfiducia. Anche i partiti alleati dei macronisti iniziano a vacillare. Diverse forze politiche sosterranno il governo, ma senza parteciparvi. Ago della bilancia i Socialisti; mentre il portavoce sosteneva che Lecornu deve la sua rinomina alla sola follia di Macron, il partito ha tracciato la sua linea rossa sulla riforma del sistema pensionistico, fortemente voluta dal presidente francese nel 2023. Se il governo abrogherà la riforma, i Socialisti si dicono pronti a non votare la sfiducia, pur senza entrare al governo. Diversamente la voteranno e il nuovo esecutivo, molto probabilmente, cadrà. .























