Governo Gemania, Merz: accordo con i Verdi, 100 miliardi per il clima

Gioiscono i Verdi, Soddisfatto Friedrich Merz. Si all'indebitamento e allo stesso tempo agli investimenti per difesa e infrastrutture da un lato per la transizione ecologica dall'altro. Dopo giorni di intense trattative, i conservatori di CDU i Social Democratici di SPD e i Verdi hanno raggiunto un accordo storico per sospendere il freno al debito per le spese per la difesa, permettendo un aumento significativo del budget militare, oltre a un pacchetto straordinario di 500 miliardi di euro in 12 anni alle infrastrutture, con una quota di 100 miliardi riservata al clima, come richiesto dai Verdi. Inoltre il provvedimento include tre miliardi di euro in aiuti militari per l'Ucraina. Per attuare queste misure sarà necessaria una modifica della Costituzione che richiede la maggioranza dei due terzi del Bundestag. La votazione è prevista per il 18 marzo e successivamente sarà necessario il via libera del Bundesrat, dove alcuni lander inizialmente scettici, si sono mostrati più aperti grazie a condizioni migliorative. Tuttavia accordo potrebbe affrontare i ricorsi alla Corte Costituzionale da parte di forze politiche come l'estrema Destra di AFD e la Sinistra di Die Link. Intanto Merz ha sottolineato come le spese per la difesa esentate dai vincoli di bilancio siano coerenti con il piano di riarmo europeo, "Un messaggio chiaro ai nostri partner e amici e anche ai nostri avversari e nemici, siamo capaci e pronti a difendere noi stessi e la libertà", ha dichiarato il futuro Cancelliere. Soddisfatti anche i Verdi che vedono accolte le proprie richieste. "Passo rappresenta una svolta significativa verso la formazione del nuovo Governo tra Conservatori e Socialdemocratici e rafforza la posizione del probabile futuro Cancelliere Friedrich Merz, leader della CDU, che potrà contare su un maggiore margine di manovra finanziaria. Inoltre segna un cambiamento rilevante, praticamente una rivoluzione nella politica di bilancio tedesca, aprendo la strada a una possibile riforma del Patto di Stabilità e Crescita a Bruxelles. .