Dal "daremo un taglio netto alle tasse per favorire la crescita" a "aumenteremo le tasse". Il passo, di questi tempi, nel Regno Unito è davvero breve. 38 giorni, per essere precisi, il tempo di sostituire il Ministro delle finanze, Kwasi Kwarteng, con il nuovo cancelliere dello scacchiere Jeremy Hunt. Questi non solo ha ridotto a carta straccia il così detto mini-budget, che ha fatto crollare la sterlina ed esposto violenti scossoni sia il mercato dei mutui che il sistema delle pensioni, ma ha fatto anche capire che sarà importante ridurre la spesa, garantendo, ha promesso la protezione le fasce più deboli della popolazione. Intanto si parla di un Primo Ministro, Liz Truss, commissariato dopo la clamorosa bocciatura della sua agenda politica. La Premier a malapena si è fatta vedere alla Camera dei comuni durante l'intervento del suo nuovo Ministro ed è stata sostituita dalla Leader della Camera, Penny Mordaunt, per rispondere alle domande urgenti del Leader dell'Opposizione Keir Starmer. Si è scoperto dopo che Truss era in quei momenti a colloquio con Graham Brady, il potente Leader della Commissione 1922, che ha il compito di raccogliere, tra l'altro, le lettere di sfiducia dei membri del Partito Conservatore al Primo Ministro. Se ne contano ufficialmente già quattro, ma potrebbero essere di più. Un rito che si ripete, questo, a tre mesi di distanza dalle dimissioni di Boris Johnson.























