L'accordo tra Israele ed Hamas su un cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi sembra essere arrivato alle battute finali. Concordati i dettagli dell'intesa ora si attende la risposta del Movimento Islamista Palestinese alla bozza di proposta presentata dai mediatori a Doha in Qatar, dove si stanno svolgendo le trattative. Si va verso un accordo in tre fasi, simile a quello presentato dall'amministrazione americana uscente di Joe Biden lo scorso Maggio con la liberazione degli ostaggi, la scarcerazione di migliaia di detenuti palestinesi tra cui 200 condannati all'ergastolo e il progressivo ritiro dell'esercito israeliano dalla striscia di Gaza. Nonostante un'intesa tra le parti sembra essere vicina, restano ancora diversi nodi da sciogliere. Hamas vuole che Israele si ritiri dal Corridoio Filadelfia, la lingua di sabbia lunga 14 km che divide il sud di Gaza dal nord dell'Egitto, che si impegni per un cessate il fuoco permanente anziché temporaneo e che la zona cuscinetto che correrà lungo il confine di Gaza con Israele, di cui l'esercito dello Stato ebraico vuole mantenere il controllo, sia una fascia profonda di circa 300 metri e non di un chilometro e mezzo, come richiesto da Israele. I prossimi giorni, se non addirittura le prossime ore, saranno decisivi con un Joe Biden che preme per raggiungere l'accordo entro il 20 gennaio, giorno dell'insediamento alla Casa Bianca del nuovo presidente americano Donald Trump.