Più che un accordo commerciale, un piano per il futuro. Al netto dei trionfalismi e della necessità di vantare un risultato, il presidente americano porta a casa un memorandum di intesa, una cornice, dove si inseriranno i negoziati che nei prossimi mesi, se non anni, porteranno ad accordi veri e propri tra Stati Uniti e Regno Unito. Il Primo Ministro Starmer sembra comunque soddisfatto. I dazi su alcuni prodotti britannici diminuiranno e questo potrebbe aprire il mercato all'ingresso di altri prodotti statunitensi nel Regno Unito, ma bisognerà attendere per vedere effetti economici significativi. In concreto gli Stati Uniti, in cambio dell'alleggerimento del peso dei dazi sull'acciaio e sull'alluminio sul Regno Unito, vedranno allentare le imposte digitali sulle grandi aziende tecnologiche statunitensi. Trump dice di voler trovare un accordo anche con l'Europa, anche se ci hanno trattato ingiustamente, e poi aggiunge: "Von der Leyen è fantastica, la vedrò sicuramente". La Presidente della Commissione UE ribadisce la volontà a negoziare con gli Stati Uniti, ma allo stesso tempo, sottolinea, l'Europa è pronta a tutto. Così annuncia la nuova lunga lista di contro-dazi stilata da Bruxelles, dopo quella del 12 marzo scorso per rispondere alle tariffe reciproche sulle auto volute da Donald Trump, che scatterà se non si raggiungerà un'intesa con Washington. .