Guerra in Sudan, Rsf dichiarano tregua unilaterale di 3 mesi

Una tregua unilaterale di tre mesi, con un colpo a sorpresa il generale Dagalo, detto Hemedti, capo delle forze di supporto rapido che stanno combattendo la guerra in Sudan contro l'esercito regolare, ha dichiarato un cessate il fuoco umanitario unilaterale da parte dei suoi paramilitari per facilitare l'accesso degli aiuti e proteggere i civili. Sembrerebbe un paradosso, visto che proprio le sue RSF, che da vent'anni compiono violenze etniche in Darfur, sono accusate di atrocità e di crimini contro l'umanità, per le uccisioni indiscriminate di migliaia di persone, a seguito della conquista della capitale del Darfur Al-Fasher a fine ottobre, ma è un primo segnale di pace. L'annuncio di Dagalo arriva all'indomani del rifiuto da parte del suo nemico, Abdel Fattah al-Burhan, capo dell'esercito regolare, di un piano presentato a inizio mese dal cosiddetto Quad, Egitto, Arabia Saudita e Emirati Arabi, e Stati Uniti che prevedeva una tregua e poi colloqui di pace. Il piano si inserisce nell'ambito degli sforzi del presidente Trump, che la settimana scorsa ha detto di voler intervenire per fermare il conflitto. Il suo inviato per l'Africa, Massad Boulos, ha presentato il piano di pace a nome del Quad, e ha detto che nessuna delle due parti lo ha ancora accettato, anche se poi ha aggiunto di accogliere con favore la dichiarazione di tregua da parte delle RSF e di sperare che venga mantenuta. Il capo dell'esercito al Buran invece ha respinto la proposta definendola inaccettabile per il coinvolgimento degli Emirati Arabi Uniti, accusati da più parti di sostenere le RSF. Secondo Al Buran la proposta è la peggiore arrivata finora, perché indebolisce le forze armate e non prevede il disarmo delle RSF, consentendo a Dagalo di mantenere il territorio che ha conquistato. L'esercito pone delle precondizioni, ha dichiarato l'inviato di Trump, ma gli Stati Uniti desiderano invece che il piano venga accettato nella sua forma originale. Per ora, si spera che almeno l'annuncio della tregua da parte di Dagalo sia rispettato.