Decine di morti e feriti in un attacco ad un centro di addestramento militare nella zona occidentale dell'Ucraina, a soli 36 km da Leopoli e a 25 dal confine polacco. 30 missili che in parte sono stati intercettati dalla contraerea e che hanno distrutto la base di Yavoriv dove, secondo le forze ucraine, erano presenti istruttori occidentali. Il centro aveva ospitato operazioni NATO prima dell'inizio della guerra. Tra i feriti alcuni cittadini olandesi appartenenti alla Legione dei Combattenti Stranieri. Mosca afferma che il raid avrebbe ucciso 180 mercenari e distrutto un grande quantitativo di armamenti proveniente dagli alleati occidentali dell'Ucraina. Sempre ad ovest, per il secondo giorno consecutivo, è stato attaccato l'aeroporto militare di Ivano-Frankivsk. Il messaggio è chiaro, Mosca ha dichiarato che i convogli militari in aiuto all'esercito ucraino saranno considerati obiettivi legittimi e con questi attacchi lo ha dimostrato. Ma la notte di allarmi antiaereo non ha svegliato solo Leopoli, dove le esplosioni sono state udite all'alba, ma quasi tutte le province del Paese. Ci sono stati bombardamenti a Irpin, ad ovest di Kiev, controllata al 70% dall'esercito ucraino. La Capitale è assediata e le truppe si trovano a soli 25 km dalla città. A Cernhiv è stato colpito un condominio e ci sarebbero delle vittime, mentre al sud a Mykolaiv, secondo il Governatore della città, sarebbe stata colpita una scuola dopo che un altro raid aveva ucciso 9 persone. Due nuovi rapimenti: il Sindaco di Dniprorudne e il Capo del Consiglio Comunale di Melitopol. Il Governatore di Luhansk accusa la Russia di utilizzare bombe al fosforo ma la notizia non è stata confermata da Media indipendenti. Intanto a Mariupol, assediata, senza acqua, medicina ed elettricità, il Consiglio Comunale afferma che dall'inizio dell'invasione sarebbero morte 2100 persone in città.























