"Legga la dottrina. È tutto scritto lì." Il Cremlino, chiamato direttamente in causa dal Presidente americano Joe Biden, risponde in modo sprezzante, ma poco incisivo. Il numero "1" della Casa Bianca, aveva infatti puntato il dito contro Mosca, avvertendola che l'uso delle atomiche o di altre armi non convenzionali, avrebbe fatto cambiare il conflitto, in peggio, era ovviamente il sottotesto. La risposta di Dmitry Peskov è stato rimandare a quanto prevede il protocollo di guerra: in caso di aggressione contro la Federazione, che metta a repentaglio l'esistenza, ma anche la sovranità, l'integrità territoriale dello Stato, la Russia può fare ricorso a questo tipo di armamenti. Insomma, né sì né no, anche perché sul fronte diplomatico, la Russia non sembra potersi permettere risposta arroganti, non è isolata, questo no, ma non è neanche in ascesa. La scoperta di fosse comuni nelle zone liberate dagli ucraini, hanno dimostrato come la "canaglia russa" abbia infierito sulla popolazione civile. 400 corpi sono stati riesumati a Izyum, rivelando segni di torture e i corpi di molti bambini. Volodymyr Zelensky ha ricordato la strage di Bucha e ha annunciato che gli investigatori hanno trovato camere di tortura, in cui sono stati seviziati i civili, tra cui un gruppo di studenti stranieri. Insomma, anche la Cina, all'indomani del vertice di Samarcanda, a cui Putin puntava molto per rilanciare l'alleanza asiatica in funzione anti-NATO, ha sposato una posizione molto cauta, auspicando la fine delle ostilità. Sulla stessa linea il turco Erdogan, che ha chiesto l'apertura dei corridoi anche per le merci russe, mentre l'indiano Modi ha ribadito che ora è il tempo della pace. Insomma, nessun appoggio ufficiale. Anche perché dal campo non emergono solo gli orrori degli occupanti russi, ma anche notizie di altre vittime civili dei bombardamenti indiscriminati da parte dell'Armata. Ultima in ordine di tempo: la morte di una bimba di 11 anni, vicino Kharkiv, né aiuta il racconto del Cardinale Krajewski, elemosiniere del Papa, che durante una visita in cui portava aiuti alla popolazione, è stato costretto a fuggire, raggiunto dai colpi dei russi.























