La fuga dalle loro terre continua. Lasciano l’Ucraina, bombardata dai russi e vanno a piedi, camminando per chilometri, in silenzio, chiusi nei loro cappotti per difendersi dal freddo e dalla neve. Lo sguardo impaurito, i più piccoli in braccio, trascinano con sè quel poco che sono riusciti a prendere dopo aver deciso di partire. Non è facile per questa gente lasciare le loro case, le loro famiglie, la vita di sempre. Uno strazio senza sosta. Sono già 500.000 i profughi che hanno attraversato il confine secondo le stime dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati. Arrivano in Polonia, in Ungheria, Romania, dopo viaggi estenuanti in autobus, in treno, in macchina. Questa donna è riuscita a mettersi in salvo e può solo odiare la guerra assurda voluta da Putin. Qui siamo in Romania. La rotta verso la Polonia è diventata troppo affollata. Non riuscivamo a partire, sono le parole di questo ragazzo, non si trovava un mezzo di trasporto per andare via dall'Ucraina. Hanno adesso bisogno di assistenza, di cibo, di medicine, di protezione.