Guerra in Ucraina, dai russi strategia del buio e del freddo

La strategia del buio e del freddo continua. La metà delle abitazioni di Kiev è senza luce, il riscaldamento arriva solo in un terzo delle case e in ogni caso, anche quando l'elettricità l'avranno tutti, sarà ridotta a 2-3 ore al giorno per tutti i residenti fino al completo ripristino dell'energia elettrica nella città. E anche il funzionamento delle reti mobili dipende dall'alimentazione. Questo vale per Kiev ma anche per le altre grandi città dell'Ucraina. Di fatto nella capitale si continuano a vedere file di persone davanti alle fontane per rifornirsi di acqua in mezzo al cielo e alla neve, gli ospedali sono sotto pressione per la mancanza di elettricità e in tutto il paese sono sorti circa 4 mila centri di assistenza dove la popolazione può riparare per ricaricare i cellulari, riscaldarsi e prendere un tè caldo. Gli hanno soprannominati i centri dell'invincibilità. Sono la faccia di quando tenace sia la resistenza ucraina e non solo sulla linea del fronte. Sul campo, peraltro, non si registrano cambiamenti significativi ormai da giorni, ma da parte di tutti gli alleati internazionali arriva una nuova iniezione di aiuti e di fiducia. Il segretario alla difesa britannico Wallace invita l'Ucraina a mantenere lo slancio di fronte a truppe russe non addestrato e male equipaggiate. Il segretario della NATO ribadisce il proprio appoggio ricordando che in questa guerra tutti pagano un prezzo: gli occidentali economico, mentre gli ucraini pagano con il sangue. Anche Joe Biden, che nelle ultime settimane era dato come più tiepido verso l'Ucraina, ribadisce il proprio appoggio ad oltranza dando sostegno alle ultime dichiarazioni di Zelensky che ha ricordato come qualsiasi soluzione che non preveda anche la liberazione della Crimea sia solo una perdita di tempo. La linea del fronte non cambia ma continuano i bombardamenti mortali da parte dei russi. A Zaporizhzhia è stato colpito un ospedale nelle ultime ore, mentre gli attacchi a Kherson sono continui. Per Zelensky ce n'è uno all'ora. I russi sono appostati sulla riva opposta del fiume Dnipro e colpiscono con l'artiglieria pesante. Il bilancio di morti e feriti si aggiorna di ora in ora.