Secondo l'asettico rapporto dell'osservatorio sismico svedese, due esplosioni sono state registrate chiaramente dalle apparecchiature che monitorano il fondo su cui sono appoggiati due gasdotti: Nord Stream 1 e 2. Entrambi sono stati danneggiati, l'uno con addirittura due perdite, il secondo con una sola ma imponente. E le immagini che giungono dal Baltico, con il mare che ribolle per la perdita di gas dimostrano quanto il danno sia grave. Andando però oltre il comunicato volutamente neutrale degli scienziati, si può ragionevolmente escludere che si sia trattato di un incidente ed affermare che si tratti, invece, di un sabotaggio. Meno chiaro, chi ne sia l'autore. Perché il Nord Stream 1 che collega la Russia e la Germania è chiuso mentre il secondo non è mai entrato in funzione a causa della crisi Ucraina. Il danno economico è da valutare comunque non immediato. Quindi, resta senza risposta la domanda Cui prodest? La Russia, prima sospettata per bocca del portavoce del Cremlino, Dmitrij Peskov, ha escluso il sabotaggio; ha promesso indagini, certo, con tutte le riserve del caso. L'Ucraina ha invece puntato il dito contro Mosca. La fuga di gas non è altro che un attacco terroristico pianificato dalla Russia è un atto di aggressione contro l'Unione Europea, la dichiarazione di Mykhaylo Podolyak. La NATO ha subito chiarito di stare monitorando la situazione con Svezia e Danimarca, mentre gli Stati Uniti hanno assicurato di essere disposti a sostenere gli alleati europei. La lettura dei danni a gasdotti come di un attacco o di una provocazione da parte della Russia, insomma, in Occidente, non sembra mostrare incrinature. A suffragare i sospetti è anche la tempistica: lo stesso giorno in cui veniva inaugurato il Baltic Pipe, gasdotto che dovrebbe rendere l'Europa ancora più indipendente dalla Russia. I leader dei paesi coinvolti, Danimarca e Polonia, hanno immediatamente rilasciato dichiarazioni incandescenti. Intanto, la prima conseguenza, oltre a fare innalzare il livello di allerta è stato anche di far schizzare il prezzo del gas che sul mercato di Amsterdam è salito del 9,8 %.























