Guerra in Ucraina, il live delle 20 da Varsavia

27 mar 2022
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Sono gli effetti del discorso molto duro, come hai anticipato anche tu in apertura di questa edizione, pronunciato da Joe Biden nella giornata di ieri, nell'ultimo giorno del suo viaggio, qui in Europa. Parole molto dure perché, Joe Biden, ha dato prima del macellaio a Vladimir Putin, poi del tiranno e poi ha detto che è una persona che non può stare al potere. C'è stata una correzione di rotta, almeno parziale, da parte della Casa Bianca e poi, nella giornata di oggi, il Segretario di Stato americano Blinken che si trova impegnato in un importante viaggio diplomatico in Medio Oriente in cui si parlerà, soprattutto, delle tensioni tra Israeliani e Palestinesi e del dossier del nucleare iraniano; si è parlato, inevitabilmente, anche di quanto sta accadendo in Ucraina. Allora andiamo a sentire come ha, in qualche modo, ammorbidito i toni Blinken nelle sue dichiarazioni. A prendere, in una certa misura, distanza dal Presidente americano ci sono stati anche i due Paesi che si stanno spendendo di più, per quanto riguarda la mediazione tra Russia e Ucraina, ovvero Turchia e Francia. Cominciamo dalla Turchia perché a parlare è stato il portavoce del presidente Erdogan, dicendo non bisogna bruciare i ponti con la Russia. Perché se bruciamo i ponti con la Russia, a fine giornata, con chi parlerà il Cremlino. Dichiarazioni che sono arrivate, poco prima dell'annuncio dei negoziati tra Kiev e Mosca; che finalmente, dopo giorni di stallo, riprendono. Riprendono a partire dalla giornata di domani, fino a mercoledì, riprenderanno proprio in Turchia e in particolare nella città di Istanbul. Naturalmente la speranza di tutti è che possono essere più produttivi di quelli che sono stati portati avanti fino a questo momento; c'è da dire che le due delegazioni tornano a riunirsi, faccia a faccia, attorno a un tavolo e questo sicuramente è un elemento in più. Dicevamo Turchia e Francia hanno preso posizione, rispetto quello che è stato detto da Joe Biden, l'ha fatto anche il Presidente francese Emmanuel Macron ha detto bisogna evitare un'escalation sia per quanto riguarda le azioni, sia per quanto riguarda le parole, e io non avrei definito un macellaio Vladimir Putin. Così il Numero uno dell'Eliseo che andiamo a sentire.

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