"Giornata di combattimenti ancora una volta qui a Kharkiv, adesso è scattato il coprifuoco che è stato spostato alle 8 a causa delle giornate che durano di più tra poco ci sarà anche l'oscuramento, ovvero la città diventerà di nuovo cieca, come ormai avviene quasi da 40 giorni, dicevo giornata di intensi combattimenti specie sul fronte nord, noi siamo stati oggi sulla prima linea in una zona immediatamente fuori il perimetro urbano della città di Kharkiv, con l'Esercito ucraino il quale ci ha mostrato i risultati dell'offensiva, della controffensiva degli ultimi giorni, ovvero una serie di operazioni che sono state funzionali alla riconquista di posizioni strategiche, perché strategiche? Perché innanzitutto respingono i russi ancora più lontano rispetto alla città di Kharkiv, la seconda città più popolosa del Paese e anche quella strategicamente più interessante visto che si trova a 35 km dal confine con la Russia ma importanti e strategiche perché dovevano essere quei punti di raccordo tra le truppe russe già presenti al di fuori della città e i rinforzi attesi dopo l'annunciato disimpegno di Vladimir Putin da Kiev, disimpegno che se sarà rispettato avrà come ricaduta principale un riposizionamento delle truppe di Mosca sul fronte orientale e sul fronte meridionale in funzione della creazione di quella mezza luna, di quel corridoio che Putin vorrebbe annettere alla Russia, secondo le informazioni dell'Intelligence, quindi progressi compiuti dall'Esercito ucraino, sicuramente, ma anche un appello, oggi siamo stati con un volontario negli ospedali di prima linea, nei pronti soccorsi di prima linea, un appello rivolto in particolare anche all'Italia, lo abbiamo fatto in diretta con voi questo pomeriggio, un appello a inviare medicinali, c'è bisogno di medicina, c'è bisogno di materiale che serve per curare i feriti che comunque sono diversi al fronte e soprattutto un appello alla solidarietà, in questo senso, volevo dire che in funzione della visita del Santo Padre a Malta e dell'ipotesi di un viaggio in Ucraina, questa è un'ipotesi che è stata presa seriamente anche qui a Kharkiv, ne abbiamo parlato per molti la presenza del Santo Padre potrebbe essere un momento se non risolutore del conflitto sicuramente di grande, grande peso, quindi combattimenti sì, armi sì, medicinali sì, ma un aiuto del Santo Padre sarebbe sicuramente molto, molto, molto apprezzato dagli ucraini.