La Turchia sta provando un nuovo tentativo di mediazione, da questo punto di vista, e ha proposto a Ucraina e soprattutto alla Russia un piano di evacuazione via nave attraverso il mar d'Azov, per permettere ai civili che ancora si trovano intrappolati in questa città portuale di lasciarla, insomma. Questa è la nuova iniziativa che arriva dalla Turchia e da Erdogan. Oggi una notizia molto importante che è stata diffusa del New York Times, secondo cui gli Stati Uniti d'America avrebbero stanziato altri 300 milioni di dollari in armamenti per l'Ucraina, per l'acquisto di armi di ultima generazione come missili hi-tech, droni ma soprattutto -da questo punto di vista non parliamo di armi di nuova generazione ma di armi molto importanti- di tank di fabbricazione sovietica, quindi carrarmati che già l'esercito ucraino sa utilizzare. Sono le armi, in particolare i carrarmati, che Zelensky chiede da tempo, da diverse settimane, all'Occidente e che potrebbero portare a una svolta sul campo, facilitando in qualche modo la controffensiva dell'esercito ucraino contro quello russo. Staremo a vedere che cosa accadrà. Altra notizia importante ha a che fare con il portavoce del Cremlino Peskov, che oggi ha parlato delle relazioni tra Russia e Europa. Ha attaccato l'Europa dicendo: «quando vi riavrete dalla sbornia di bourbon americano allora -e vado un po' a parafrasare le parole del portavoce del Cremlino- i nostri rapporti potranno tornare a essere positivi. Ma la prospettiva comunque non è immediata». Così Peskov. Insomma, una giornata ricca di dichiarazioni. L'ultima quella di Morawiecki, il Premier polacco, che ha incontrato la Presidente dell'Europarlamento che ha lasciato -come sappiamo- Kiev ed è rientrata in Polonia, ebbene ha chiesto all'Europa più sostegno, più sanzioni alla Russia ma anche più sostegno da un punto di vista economico alla Polonia che si sta facendo carico della maggior parte dei rifugiati fuoriusciti dall'Ucraina.