"Paolo veniamo da te. Hai seguito, stai seguendo con noi e per noi i negoziati ormai da parecchi giorni. Oggi molte false partenze, come dicevamo questo scambio di accuse tra Kiev e Mosca sulla realtà o la finzione dei fatti di Bucha. E poi anche l'inserimento di un terzo incomodo, Angela Merkel, che ha voluto rispondere a Zelensky. A te." "Sì, sì Lilli. Buonasera innanzitutto. Allora, oggi sarebbero dovuti riprendi i negoziati, almeno in videoconferenza, tra le due delegazioni che non abbiamo mai avuto la sensazione avessero pieno mandato, soprattutto per trattare delle cose veramente importanti e divisive, tra i due Paesi, tra questa anche status del Donbass e della Crimea. Le notizie, soprattutto le immagini, che sono arrivate da Bucha, inevitabilmente hanno affossato un processo che era già in salita, come ha detto tra l'altro il Presidente ucraino Zelensky in questa giornata. Tra l'altro Zelensky ha avuto modo di andare, di recarsi, a Bucha, che è questa cittadina a nord di Kiev, poco distante da dove il Presidente ha la sua base operativa e ha detto: si è trattato di genocidio, si parla di crimini di guerra e il mondo lo riconoscerà. Così per l'appunto Zelensky a proposito di quello che è successo a Bucha. Tra l'altro, poco fa durante un punto stampa, ha parlato anche il Ministro degli Esteri di Zelensky, parliamo di Kuleba e ha detto che quello che è successo a Bucha, è solamente la punta dell'iceberg e che quello che si troverà a Mariupol, una volta che ci saranno le condizioni per vedere che cosa è accaduto, sarà molto peggio. Queste le parole pronunciate da Kuleba. Quella che è la posizione della Russia, insomma lo avete un po' anticipato, l'avete un po' detto, una linea molto chiara, di negare quello che è successo a Bucha, di gettare ombre sull'autenticità di quelle immagini, di parlare di una messinscena, è una linea istituzionale che però poi viene rilanciata da tutti i siti, anche i siti delle ambasciate o gli account social che sono vicini al regime di Vladimir Putin. A proposito di Zelensky e poi vado a chiudere, i suoi riferimenti a quello che accade nel 2008, quando il processo di adesione o almeno la richiesta di adesione alla NATO di Georgia e Ucraina, venne affossata, pur sostenuta fortemente da George Bush, dagli Stati Uniti, venne affossata da alcuni Paesi europei, in particolare quelli che avevano più peso specifico, ovvero Germania e Francia. Proprio a Sarkozy e Angela Merkel, erano dirette le parole di Zelensky: guardate cosa è successo a Bucha. Il senso era, è un po' anche vostra responsabilità. Non è mancata la risposta dell'ex-Cancelliere tedesco, che ha detto di sostenere la causa ucraina in tutto e per tutto, ma di rivendicare la bontà di quelle scelte.".























