"I fondi stanziati dal Congresso sono finiti e gli aiuti americani all'Ucraina si sono interrotti". A dirlo senza mezzi termini è il Consigliere per la Sicurezza Nazionale John Kirby. Il pacchetto da 60 miliardi chiesto da Biden sarà comunque al vaglio del Congresso entro una settimana per evitare un primo parziale shutdown, ma nel frattempo l'Ucraina non ha abbastanza armi ed è in difficoltà su quasi tutta la linea del fronte. Lo ha ricordato il Presidente Zelensky nel corso della sua missione nei Paesi Baltici: Estonia, Lituania e Lettonia, i più propensi per la vicinanza con la Russia e il passato sotto il regime sovietico ad aiutare l'Ucraina verso la vittoria militare piuttosto che accettare un cessate il fuoco che certifichi la situazione sul campo. I Paesi Baltici hanno promesso aiuti concreti ma Zelensky chiede all'Europa che rispetti l'impegno a fornire il milione di munizioni promesso e dia all'Ucraina una prospettiva di entrare nell'Unione. Viste le difficoltà militari e la continua pressione russa, il Governo di Kiev sta intanto rafforzando le difese su tutto il confine Nord con la Russia minando il terreno, scavando trincee e posizionando centinaia di chilometri di barriere difensive dal filo spinato ai denti di drago, perché "Mosca ha spiegato Zelensky cercherà piccole vittorie tattiche prima delle elezioni di marzo ma soprattutto non ha mai smesso di ribadire i propri obiettivi massimalisti e cioè demilitarizzare e denazificare l'Ucraina" e i raid missilistici iniziati a fine 2023 continuano a fare danni. Ad essere colpite sono le infrastrutture energetiche e l'industria militare ma anche obiettivi civili come questo hotel di Kharkiv la seconda città del Paese, nel bombardamento sono rimaste ferite gravemente 11 persone fra cui due giornalisti ed è il secondo hotel distrutto nella città del giro di pochi giorni.