Il 51esimo giorno di guerra in Ucraina, si chiude con una serie di annunci che sembrano gettare una luce fosca, sugli sviluppi del conflitto. Mosca data in difficoltà da diversi analisti, annuncia sei successi, in operazioni che se confermate rappresentano dei colpi durissimi per Kiev. Prima fra tutte Mariupol, la città martire, che sarebbe caduta definitivamente nelle mani dei russi. Il Ministro della Difesa Igor Konasenkov, ha Infatti dichiarato che sono morte almeno 4 mila soldati ucraini, solo 2500 della famosa Brigata Azov, resistono asserragliati in un'acciaieria, l'offerta è la resa oppure la morte. Il Presidente Zelensky, ha subito posto il suo ultimatum diplomatico, se Mariupol dovesse cadere nelle mani dei russi, abbandonerebbe i negoziati. Il bilancio reso noto da Mosca, nei confronti e truppe di Kiev è terribile. L'esercito ucraino, ha perso oltre 23 mila combattenti, sono stati colpiti 6 depositi di munizioni, 7 caserme distrutti 23 pezzi di equipaggiamento corazzato. Se è vero che Kiev, può farsi forte dell'affondamento della Moskva l'Ammiraglia russa, colpo che rallenta offensiva su Odessa. Sempre dal porto più importante il Mar Nero, viene la conferma dell'abbattimento di un aereo carico di armamenti occidentali. Un altro stabilimento bellico ucraino, una fabbrica di carri armati a Darnisky alla periferia di Kiev. E' stato obiettivo, di un attacco russo che ha provocato un morto, mentre in Donbass prosegue la pressione russa. A Liciska nel Oblast di Donetsk, è scoppiato un incendio in raffineria di petrolio, secondo le autorità locali a causare le fiamme, è stato un bombardamento russo. E a orrore, si aggiunge orrore, secondo le denunce ucraine, i russi hanno minato anche i cimiteri. A Trostaniez, una trentina di km dal confine, diverse aree sono chiuse al pubblico, chi vuole piangere i propri cari, deve farlo a rischio della vita.























