"La tregua umanitaria inizierà quando le forze ucraine, rintanate nello stabilimento Azovstal di Mariupol, bloccato dall'esercito russo, alzeranno bandiera bianca". Sono le parole del comandante russo Minnekayev, che conferma "gli obiettivi sono il Donbass e l'Ucraina meridionale per un'altra via di accesso alla Transnistria, dove si evidenziano episodi di discriminazione contro i residenti russofoni", ha poi aggiunto. Dichiarazioni che hanno indotto la Moldavia a convocare l'ambasciatore Russo a Chisinau e che irrompono in un venerdì santo di bombardamenti e di battaglia nel paese. A Mariupol, sotto assedio da giorni, continua la battaglia all'acciaieria dove restano asserragliati migliaia di civili, militari ucraini e, secondo diverse fonti, anche mercenari occidentali. Corridoi umanitari bloccati e bombardamenti che vanno avanti senza sosta. A sud, a Mykolaiv, città obiettivo strategico tra due coste, sempre più sotto attacco, manca l'acqua è l'energia elettrica, i residenti sono allo stremo. E si combatte nel Donetsk e Luhansk, dove sono concentrate le forze maggiori. A Lyman è stato bombardato l'ospedale. Nel video pubblicato dal capo dell'amministrazione militare regionale del Donestk, Pavlo Kyrylenko, si vedono le fiamme alte domate dall'intervento dei vigili del fuoco. A nord del paese restano i segni dei bombardamenti e della battaglia nelle città e nei villaggi distrutti dalla guerra. A Chernihiv vengono rimosse le bombe attorno alla città.























