"Dobbiamo essere pronti ad ogni eventualità ed è quello che stiamo facendo" Così la Commissione Europea commenta l'interruzione del flusso di gas tramite il Nord Stream 1, il gasdotto che collega direttamente la Russia alla Germania. Interruzione di routine secondo Mosca, che dovrebbe durare solo 10 giorni. L'Europa però ha paura e lo fa vedere, teme che la Russia non rimetta in funzione la tubatura che fornisce buona parte del combustibile che alimenta molti Paesi europei, Germania per prima. Così qui a Bruxelles e nelle altre capitali d'Europa si fanno piani per vedere come risparmiare gas, in questo e nei prossimi mesi, immaginando una nuova stagione di austerity paragonabile a quella del 1973. L'Europa fa sapere che finora 12 Stati membri stanno subendo un'interruzione di fornitura da gas e precisa, che la situazione è grave. I Ministri dell'economia riuniti a Bruxelles confermano di volersi preparare all'ipotesi della totale interruzione del flusso da parte di Mosca. "E in tal caso, precisa il Commissario Gentiloni, "il PIL europeo a fine anno avrebbe il segno negativo". Ma se in pochi credono che le motivazioni tecniche siano reali e che quindi la situazione tornerà presto alla normalità, altrettanti pochi credono realmente che la Russia decida di rinunciare completamente a vendere il gas all'Europa, causando un grave ulteriore danno alla propria economia. Non resta quindi che aspettare, nel frattempo si cercherà di aumentare il livello di scorta di combustibile per arrivare almeno al 80% di riserve a disposizione per fine estate, e si cercherà di capire e prevedere le intenzioni del Presidente russo, che mostra di avere ancora in pugno il nostro bisogno di energia e sfrutta questo potere il più possibile.























