Ennesima notte di paura in Ucraina, con i bombardamenti russi che con oltre 300 fra droni e missili colpiscono in particolare la capitale Kiev e Odessa, la perla del Mar Nero, dove sono state colpite strutture mediche, tra cui un ospedale ostetrico, ci sono morti e decine di feriti. Il Presidente Zelensky, nel dare conto di uno dei più violenti attacchi contro la capitale dall'inizio della guerra, invita gli alleati ad azioni concrete, cioè forniture di armi all'Ucraina e sanzioni a Mosca. "Gli attacchi russi con missili e droni shahed", ha scritto, "sono più forti degli sforzi degli Stati Uniti e di altri nel mondo per costringere la Russia alla pace" Tra i pochi sforzi riusciti durante i negoziati di Istanbul ci sono stati gli scambi di prigionieri. Il prossimo, che include anche la restituzione dei corpi dei caduti, dovrebbe concludersi a breve, con le prime tranche già terminate e i soldati che hanno potuto riabbracciare i propri cari. Per il resto al momento manca la prospettiva di sedersi nuovamente al tavolo e tentare la via diplomatica al conflitto. Le posizioni delle parti sono troppo distanti, ma mentre Kiev si è detta disposta ad un cessate il fuoco unilaterale senza condizioni per iniziare a trattare, il memorandum presentato dalla Russia non contiene alcuna concessione all'Ucraina, neanche minima. .