Guerra in Ucraina, Paolo Nori: non odiate i russi

La cosa non so come andrà a finire, ecco. La cosa che mi auguro è che non sia un finale da romanzo russo; perché i romanzi russi, come si sa, non finiscono bene. Addirittura c'è.. nel gergo degli appassionati del cinema muto il contrario del lieto fine lo chiamano "finale alla russa". Allora io ho paura che ci sarà un "finale alla russa" in questa guerra. C'è stato un "inizio alla russa" perché è stato terribile. E però, per fortuna io non sono un esperto di geopolitica, quindi può darsi che mi sbaglio.. che mi sbagli e che anche se è difficile immaginare qualcosa di buono. Quello che è successo a me, cioè la censura di Dostoevskij, è una cosa ridicola, che però è un segnale pericoloso. È come se i russi fossero cattivi. È come se essere russo, anche se era un russo morto, fosse una colpa. Ho ricevuto in questi giorni molti messaggi da cittadini russi che vivono in Italia che mi hanno ringraziato. Noi possiamo fare come hanno fatto i bulgari cioè essere gentili con i russi perché non è una colpa essere nati a Mosca o a San Pietroburgo e molti di quelli che sono nati a Mosca e San Pietroburgo e anche di quelli che ancora vivono oggi a Mosca e San Pietroburgo, non condividono l'idea.. questo fatto di fare guerra all'Ucraina. Io direi la maggioranza. Sicuramente la maggioranza delle persone che conosco io che sono addolorate e affrante. Quasi ogni famiglia russa ha dei parenti in Ucraina. Loro usano una parola meravigliosa quando vogliono bene a qualcuno lo chiamano "radnoi" che viene da "radit'" che significa "partorire". Cioè è come se fossero.. Io ho degli amici in Russia che mi chiamano "radnoi". Sono i primi a cui ho telefonato quando ho saputo questa cosa qua. È anche per questo una guerra.. Tutte le guerre sono terribili ma questa è più terribile delle altre, secondo me, perché è tra due popoli che sono fratelli. Ed è una cosa..