L'Ucraina resiste e si riprende qualche kilometro di terra difesa con i denti e strappate ai russi nella regione di Kharkiv nella parte nord-orientale. Zelensky lo dice con orgoglio: la controffensiva dà i suoi frutti. É Kharkiv a tirare su la testa. La bandiera ucraina è tornata, dice il presidente e senza scendere nel dettaglio delle località. É una controffensiva partita un po' a sorpresa ma che mira a riprendere città importanti come Izjum, a metà strada tra Kharkiv e la regione del Donbass. Izjum, piccola ma strategica perché è il perno che fa funzionare tutta l'operazione militare russa per conquistare il Donbass. Considerata uno snodo cruciale per i russi per inviare rifornimenti dall'est al fronte meridionale. Perderla, per loro, significherebbe quindi un passo indietro molto pericoloso. E Mosca, quindi, intensifica gli attacchi. Nelle ultime 24 ore, pesanti combattimenti su tre fronti: a nord vicino a Kharkiv, a est nel Donbass e a sud a Kherson. E poi, c'è il nodo centrale nucleare. La attenzione tutta rivolta a Zaporizhia; spenta la quinta unità di alimentazione della centrale, la sesta ed ultima funzionerebbe solo parzialmente. E intanto, l'ONU lancia l'allarme sulla sicurezza nucleare. Alla centrale di Zaporizhia, stiamo giocando con il fuoco.























