La Russia accusa la Gran Bretagna di aver coordinato gli attacchi contro la flotta del Mar Nero nel porto di Sebastopoli in Crimea, e anche di aver diretto il sabotaggio al gasdotto Nord Stream. Valuteremo la risposta ha spiegato il portavoce del Cremlino, parlando di un inaccettabile silenzio su questo da parte delle capitali europee. La risposta da Londra è arrivata subito ed è molto secca. Questi sono i soliti trucchi russi, fanno parte del manuale di distrazione dalla realtà usato dal Cremlino. Intanto la Turchia continua a mediare affinché non venga sospeso l'accordo sul grano raggiunto a luglio. Su questo il Presidente turco Erdogan ha parlato al telefono con Vladimir Putin, dicendosi fiducioso nel fatto che sarà trovata una soluzione sulle forniture di grano. Da parte sua Zelenski ha fatto sapere che l'Ucraina continuerà ad applicare l'accordo raggiunto a Istanbul con Russia, Turchia e ONU e da cui la Russia si è tirata fuori dopo gli attacchi di Sebastopoli. Qualche nave sta comunque andando e venendo dai porti ucraini. Intanto sul fronte sud la città di Cherson è sempre più deserta e si prepara alla controffensiva Ucraina. Le autorità russe di occupazione hanno annunciato una nuova evacuazione forzata per 70.000 abitanti compresi in una striscia di 15 km sulla riva sinistra del fiume Dnipro. Altri 70.000 sono stati trasferiti nelle ultime settimane con la scusa non seriamente credibile che l'Ucraina colpisca la grande diga a nord della regione, allagando la città e i villaggi vicini. Sta di fatto che in moltissimi hanno creduto al pericolo e hanno seguito gli ordini di evacuazione, anche perché ormai si combatte a pochi chilometri dal centro. Sul fronte degli aiuti militari l'Ucraina denuncia il prossimo invio da Teheran alla Russia di altre centinaia di droni iraniani che sono diventati un'arma particolarmente letale nella campagna di bombardamenti russa sulle infrastrutture energetiche ucraine. La risposta è il prossimo arrivo di due degli otto sistemi di difesa antiaerea NASAMS promessi dagli Stati Uniti, a dimostrazione di quanto sia seria la minaccia dei droni in questo momento.