Le nostre truppe avanzano con successo nella regione di Kursk, fa sapere il Cremlino. I russi avrebbero anche ripreso Sudza il più grande insediamento ancora in mano all'Ucraina. La bandiera russa sarebbe stata innalzata sul palazzo dell'amministrazione, con il centro città che sarebbe tornato nel pieno controllo della Federazione russa. Mosca rivendica la riconquista di altri cinque villaggi dopo i dodici delle ultime ventiquattro ore in una avanzata, così veloce da far pensare che gli ucraini si stiano parallelamente ritirando nella regione di Sumi. Il ministero della Difesa fa sapere di aver respinto un contrattacco ucraino nella regione, colpendo dodici brigate e due reggimenti di Kiev. Sui social girano le immagini dei soldati ucraini che si arrendono mentre i media di Mosca diffondono le immagini delle proprie truppe speciali che si infiltrano in un ridotto in disuso per sorprendere gli ucraini alle spalle. La riconquista del saliente di Kursk che gli ucraini avevano conquistato ad agosto è particolarmente importante per Mosca perché Kiev intendeva usare quei territori come moneta di scambio durante i negoziati. L'esercito russo ha dispiegato oltre cinquantamila uomini per riconquistarla, facendosi aiutare da oltre diecimila soldati nordcoreani. Intanto sono proseguiti questa notte i bombardamenti russi dal cielo con 133 droni e tre missili balistici. Colpita di nuovo Sumi la regione proprio al confine con il Kursk. Mentre lanci ripetuti di bombe aeree teleguidate sono stati indirizzati verso il Donbass, sono nuovamente tornate sotto le bombe sia Odessa che Kryvyi con un pesante bilancio di morti e feriti.