Risuona l'eco delle bombe a Mariupol, città assediata da giorni dai russi, mentre un gruppo di residenti seppellisce i propri cari. Sui loro volti la paura e la stanchezza. In città è stata trovata un'altra fossa comune denuncia lo staff del Sindaco. Mentre continua la battaglia all'acciaieria Azovstal, dove restano asserragliati migliaia di civili, militari ucraini e, secondo diverse fonti, anche mercenari occidentali. Solo se ci sarà una resa nello stabilimento, obiettivo dei russi, fa sapere Mosca, potrà esserci una tregua Umanitaria. Donbass e Ucraina meridionale, gli obiettivi dichiarati per un'altra via di accesso alla Transnistria. Dichiarazioni che hanno indotto la Moldavia a convocare l'ambasciatore russo. Restano bloccati i corridoi umanitari e i bombardamenti vanno avanti senza sosta. A sud, a Nikolaev, città obiettivo strategico, tra due coste, sempre più sotto attacco, manca l'acqua e l'energia elettrica e si combatte nel Donetsk e Lugansk, dove sono concentrate le forze maggiori. Bombardato l'ospedale di Dhiman, mentre a nord del Paese vengono rimosse le bombe nelle città distrutte dalla guerra.























