Si combatte a Mariupol, la città portuale da giorni assediata dalle truppe russe. Il sindaco parla di genocidio e accusa la Russia di crimini di guerra. Ricorda i bombardamenti sull'ospedale e sul teatro e le migliaia di civili che hanno perso la vita. Crimini che, accusa, i russi cercano di nascondere. "Adesso stanno cercando di nascondere tutte le prove di queste atrocità, di metterle sotto il tappeto per così dire ma noi sappiamo che esistono molti, moltissimi tentativi di nascondere i corpi. Dove sono andati questi corpi? Hanno cercato di nasconderli, di nascondere le tracce dei loro crimini e sembra che abbiano proprio utilizzato questi forni crematori." E la Russia sarebbe sempre più vicina a prendere la città, principale obiettivo strategico dell' Ucraina orientale, secondo quanto dichiarato dal ministro della difesa russo che parla di una resa dell'esercito ucraino a Mariupol. Si sarebbero arresi più di 1.000 militari ucraini. Le immagini, approvate dal Cremlino, mostrano uomini in divisa che camminano con le mani alzate e una bandiera bianca. Resa che è stata smentita da Kiev che parla invece di alcuni uomini dell'esercito ucraino che si sarebbero uniti al Battaglione Azov asserragliato nel complesso siderurgico Azovstal sotto attacco russo. E si continua a bombardare anche a Charkiv dove vengono lanciate bombe a grappolo sulla città, denuncia il capo della chiesa ortodossa. Bombe con il paracadute che esplodono all'avvicinarsi delle persone. 3 morti, anche un bambino di 2 anni, scrive il governatore. Bombardamenti che dovrebbero, secondo gli analisti, distrarre dalla grande offensiva che il Cremlino prepara sul Donbass. Intanto a Lubjanka, villaggio a nord-ovest di Kiev tornato nelle mani del Governo ucraino, mentre l'esercito smina tutta l'area qualche residente rientrato mostra i segni del passaggio delle truppe russe. I cunicoli scavati nel terreno, le trincee e un ospedale da campo.























