La decisione era nell'aria. Secondo lo Spiegel la Germania ha deciso di inviare i propri carri armati Leopard 2 all'Ucraina. Dopo mesi di discussioni e settimane di richieste sempre più pressanti dal governo di Kiev, Berlino si dice pronta a consegnare almeno una compagnia di Leopard, cioè dai 10 ai 20 mezzi. Per provare a invertire le sorti di un conflitto, che in Donbass vede l'esercito in forte difficoltà e soprattutto per bloccare l'offensiva russa, che ci si aspetta arrivi in primavera, all'Ucraina ne servono almeno 300, un numero enormemente più alto che non deve però arrivare tutto dalla Germania il cui sì però in quanto paese produttore è fondamentale affinché altri paesi della NATO, che hanno in forza i Leopard possano a loro volta darli all'Ucraina. Nell'arsenale dei paesi Nato ci sono circa 2.000 Leopard, con Polonia, Finlandia e paesi baltici che sarebbero pronti all'invio immediato e hanno fatto più volte pressione sulla Germania. La Polonia ne dovrebbe fornire altri 14, a questi si aggiungono i 14 Challenger inglesi già promessi, mentre anche Francia e Stati Uniti valutano l'invio dei propri. In tutto ne potrebbero arrivare almeno un centinaio, il minimo per pensare ad una controffensiva. Per i carri Leopard, i più efficienti a livello europeo e superiori a tutti i mezzi sul campo in questo momento, l'addestramento è piuttosto breve e può cominciare subito. I carri tedeschi potrebbero essere un fattore decisivo in questa guerra ma potrebbero non bastare. I russi restano infatti superiori per uomini e mezzi, come hanno dimostrato le recenti avanzate del gruppo Wagner su Soledar e Bakhmut e come si teme possano dimostrare con il prossimo arrivo sul fronte dei 300.000 riservisti, richiamati in servizio da Putin e ormai ben addestrati, anche perché la Russia ha più volte avvertito che dall'invio di altre armi all'Ucraina non ne verrà niente di buono.