L'Ucraina si aspetta una nuova massiccia offensiva russa per il 24 febbraio, anniversario della guerra. A dirlo è il Ministro della Difesa Reznikov, secondo cui Mosca ha mobilitato circa 500 mila uomini e non 300 mila come annunciato ufficialmente, per un attacco che ci si aspetta simultaneo da nord, sud ed est. Esattamente come un anno fa. In questo momento la battaglia più sanguinosa resta quella di Bakhmut, assediata da tre lati, dove i russi stanno concentrando i loro sforzi. Per il governatore della regione i soldati di Mosca stanno radendo al suolo la città, che è una rovina totale, stanno uccidendo chiunque riescono a trovare. Bakhmut non è ancora caduta, ma la pressione russa per conquistare tutto il Donbass è sempre più forte. Le notizie che arrivano dal campo, non buone, suffragano la continua richiesta di nuove armi da parte ucraina. Gli Stati Uniti stanno preparando un altro pacchetto di aiuti militari che per la prima volta include missili a lungo raggio, le nuove bombe GLSDB, che permettono di colpire obiettivi a 150 km di distanza e dovrebbero quindi costringere l'esercito russo a spostare più indietro i propri depositi di munizioni e di rifornimento al fronte. Il Cremlino non si fa scomporre dal nuovo annuncio e commenta che queste armi non cambieranno il corso degli eventi, ma porteranno a un inasprimento delle tensioni. Intanto dalla Russia arrivano proposte per una ricompensa da pagare ai militari per ogni carro armato americano Abraham che verrà distrutto. A Kiev infine proseguono le inchieste anticorruzione con perquisizioni, arresti e licenziamenti nel servizio fiscale statale. Operazioni che sembrano propedeutiche ai colloqui tra Kiev e l'Unione Europea sulle riforme necessarie per l'adesione dell'Ucraina alla UE.