Ulteriori sanzioni economiche alla Russia dovrebbero arrivare da entrambe le sponde dell'Atlantico nei prossimi giorni. 11 leader occidentali convocata in videoconferenza dal Presidente degli Stati Uniti ne hanno discusso per un'ora e mezza. I paesi del G7, i vertici dell'Unione Europea e della NATO hanno rilanciato l'impegno di garantire all'Ucraina attaccata da Mosca sicurezza, leggasi artiglieria pesante, ma anche nuovi aiuti economici e assistenza umanitaria. A quanto si è appreso, si sta studiando la possibilità di concedere al paese che vorrebbe aderire all'Unione Europea, Zelensky ne ha parlato con Von Der Leyen, la garanzia di una clausola di difesa simile a quella in vigore tra i suoi membri e che è meno stringente di quella prevista dalla NATO. Mentre la Casa Bianca non conferma alcuna visita dei rappresentanti dell'amministrazione a Kiev, si cerca di allargare il fronte dei paesi extraeuropei disposti a condannare l'aggressione russa, per non lasciare spazio alla propaganda del Cremlino che vuole pericolosamente rappresentare il conflitto come una guerra tra l'Occidente ed il resto del mondo. Le violazioni dei diritti umani commesse dai soldati di Putin tornano intanto sul tavolo di un Consiglio di Sicurezza dell'ONU allargato a Ucraina, Polonia, Paesi Baltici e Italia, mentre è in dirittura d'arrivo la riforma del diritto di veto, finora esercitato dalla rappresentante di Mosca per bloccare ogni risoluzione delle Nazioni Unite.























